Lunedì 28 ottobre 2013
Per Macerata eccellenti le prestazioni riguardanti la qualità dell’acqua distribuita e la scarsa dispersione della rete idrica. Inoltre appare nella parte alta della classifica delle città italiane più rispettose dell’ambiente.
È questo il dato che emerge immediatamente dalla lettura delle classifiche elaborate nell'annuale "Rapporto Ecosistema Urbano", realizzato da Legambiente e Ambiente Italia in collaborazione con il quotidiano Il Sole 24 Ore, giunto quest’anno alla sua 20° edizione.
Macerata si attesta all’undicesimo posto tra i centri urbani di piccole dimensioni (con meno di 80.000 abitanti), uscendo dalla top-ten nella quale era entrata lo scorso anno ma comunque conservando un miglioramento rispetto alla quattordicesima posizione di due anni fa.
“Il dato complessivo è confortante – commenta l’Assessore all’Ambiente, Enzo Valentini – e dà ragione ad alcune scelte politiche intraprese dall’Amministrazione nell’ultimo periodo; inoltre l’attuazione di quanto previsto nel Piano d’Azioni per l’Energia Sostenibile, di cui ci siamo recentemente dotati, consentirà di migliorare ulteriormente i risultati in questo tipo di graduatorie, rimanendo comunque il nostro obiettivo primario quello di rendere la città sempre più sostenibile”.
Qualità dell’aria, risorse idriche, fonti energetiche rinnovabili, gestione dei rifiuti, fruibilità del verde e mobilità alternativa: tutti questi settori sono stati indagati attraverso l’individuazione di numerosi indicatori che consentono di farsi un’idea piuttosto dettagliata dello stato dell’ambiente nelle città italiane capoluogo di provincia.
Eccellenti, come al solito, le prestazioni riguardanti la qualità dell’acqua distribuita e la scarsa dispersione della rete idrica; positivo il riscontro sulle politiche energetiche, dove l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici di proprietà comunale o di società partecipate dal Comune, ha consentito di effettuare un notevole passo in avanti; il significativo incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, invece, non ha determinato un avanzamento nella classifica generale poiché, evidentemente, anche gli altri Comuni si stanno muovendo nella stessa direzione.
Qualche passo indietro, purtroppo, nel settore della mobilità, dove la rinuncia all’automobile privata non sembra una scelta diffusa: in questo senso, si sconta il taglio alle corse del Trasporto pubblico locale, conseguente alla riduzione dei trasferimenti economici da parte della Regione.