SLOW CONSUMER

Obiettivi:
  1. Trasmettere ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado la necessità di essere consumatori consapevoli per essere cittadini consapevoli, dimostrando il legame inscindibile tra consumo di beni e produzione di rifiuti,
  2. Verificare insieme agli alunni coinvolti come un rafforzamento di scale di produzione più ridotte e intermedie che usano le risorse con modalità sostenibili aumentino anche la sicurezza sia sociale che economica di tale comunità.
  3. Sviluppare la buona pratica dell’autoconsumo e degli orti condivisi

A. CONSUMI E RIFIUTI
La prima fase si concretizza in tre incontri esplicativi con ognuna delle due classi coinvolte durante i quali verrà proposta una riflessione sul ruolo del consumatore, sulla sua capacità di influire sul mercato globale in maniera consapevole e attenta, ad esempio attraverso la lettura delle etichette, marchi e simboli che si trovano sui prodotti che compriamo attraverso la Grande Distribuzione Organizzata e che diventano importanti da osservare.
I ragazzi sono invitati a riflettere sull'impatto che le nostre azioni e scelte quotidiane hanno sul pianeta e sono guidati ad elaborare delle vere e proprie linee guida e buone pratiche per il consumatore valutando il prodotto nel suo insieme: la provenienza, la possibilità di smaltimento delle sue componenti e non da ultimo la qualità e il costo verificando come un equilibrio tra questi aspetti sia possibile. Per fare in modo che tale consapevolezza venga acquisita individualmente vengono proposte ai ragazzi una serie di domande chiave per verificare quali siano le abitudini di consumo delle rispettive famiglie. Alla luce delle informazioni fornite ogni studente avrà la possibilità di conoscere quali siano le ricadute sull’ambiente delle proprie scelte di consumo. È importante che gli studenti conoscano quali possibilità hanno per cambiare il loro atteggiamento. Per quanto riguarda il consumo alimentare i numerosi esempi di filiera corta, dall’azienda agricola al Mercato delle Erbe, si pongono come valida alternativa alla Grande Distribuzione Organizzata. Nel corso dell’ultimo incontro si vuole offrire uno spunto di riflessione sull’importanza del riuso, sul dispendio energetico legato al consumo usa e getta degli oggetti attraverso la realizzazione di un momento di scambio all’interno della classe, esempio pratico di come gli oggetti possano essere trasformati o semplicemente riutilizzati da chi ne ha bisogno. Questo atto di scambio si rivela particolarmente importante nell’evidenziare come in qualsiasi momento in cui agiamo come consumatori ogni nostro gesto vada valutato e eventualmente corretto.

Struttura del modulo formativo A

Operatore: Nataša Zanivan

3 incontri della durata di 2h ognuno da svolgersi in classe nei mesi di gennaio e febbraio 2013


B. ORTI CONDIVISI
Un orto e un giardino condiviso sono anzitutto uno spazio pubblico con finalità socioculturali, oltre ad essere aree verdi in città che contribuiscono al sistema ambientale, al microclima, alla biodiversità. A differenza dei giardini pubblici tradizionali, gli orti e i giardini condivisi vedono protagonisti tutti i cittadini perché sono realizzati e/o gestiti dai cittadini stessi riuniti intorno ad un progetto comune per rendere migliore il loro quartiere. Le motivazioni che spingono a curare un orto condiviso possono essere varie ma in ogni caso si tratta di un esercizio di auto produzione che implica conseguenze positive di carattere ambientale e sul nostro stile di vita. Meno rifiuti, meno km per la movimentazione delle merci, meno energia consumata per la produzione rispetto alle colture industriali. Dieta con maggiori componenti di verdure, maggiore freschezza dei prodotti, assenza di residui di sostanze di sintesi pericolose per la salute, accrescimento delle conoscenze e competenze. Inoltre prendersi cura di un orto con regolarità comporta lo svolgimento di attività fisica assimilabile, in termini di calorie bruciate, ad una corsa di mezz’ora (circa 300 calorie).
Molto spesso un orto e un giardino condiviso sono lo spunto per fare altro: un luogo di incontro, far giocare i bimbi, avere un po’ di relax, praticare uno sport all’aperto, fare attività culturali, imparare una lingua, fare giardinaggio, coltivare un orto per l’autoconsumo, fare volontariato sociale o educazione ambientale. L’orto/giardino condiviso può essere il fulcro di una comunità, delineando nuovi modi di vivere la città e attivando una collaborazione con scuole, associazioni, centri anziani, centri sociali. Non esiste un modello definito di giardino condiviso. Ogni gruppo di persone può industriarsi per realizzare un progetto adatto alle proprie esigenze e a quelle del luogo in cui vive. Ognuno può portare come proprio contributo le sue capacità, la sua creatività e la sua socialità.

Struttura del modulo formativo B

Operatore: Renzo Montanari

CRONOPROGRAMMA INCONTRI NELL’ORTO

Novembre: I° incontro con la classe nell’orto dell’AUSER (Fontezucca).
Contenuti formativi incontro
Fondamenti etici, economici, ecologici dell’orto condiviso. La tradizione e la cultura locale, l’importanza dell’orto nell’economia domestica. Aspetti nutrizionali e salutistici della coltivazione dell’orto familiare e dell’alimentazione con verdure autoprodotte.

Dicembre: II° incontro in classe. Distribuzione di semi ed istruzioni per la creazione di un semensaio diffuso di varietà ortofrutticole che poi saranno trapiantate nell’orto urbano di colle vario.
Contenuti formativi incontro
Le scelte economiche, organizzative e tecniche preliminari all’inizio dell’attività: dimensione, posizionamento e orientamento, sistemi di irrigazione, acquisto e uso delle attrezzature di base, conduzione prevalente secondo il metodo biologico o convenzionale. I tempi ed i modi per la corretta preparazione del terreno,  la suddivisione e la destinazione degli spazi.

Marzo: III° incontro con la classe nell’orto urbano di collevario. 
Contenuti formativi incontro
Preparazione terreno e trapianto delle piantine che ogni alunno ha fatto crescere in casa.

Aprile: IV° incontro con la classe nell’orto urbano di collevario.  
Contenuti formativi incontro
Approfondimenti su specifici aspetti colturali: le condizioni del terreno, la stagionalità delle semine, rotazione, consociazione, successione, sovescio.


Maggio: V° incontro con la classe nell’orto. Raccolta delle varietà primaverili e merenda finale.